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mercoledì 27 luglio 2011

Roma, Esquilino. Horti Lamiani

Gli Horti Lamiani erano giardini di eccezionale rilievo storico-topografico situati sulla sommità del colle Esquilino a Roma, nell'area grossomodo corrispondente all'attuale piazza Vittorio Emanuele II (Rione Esquilino).
Inizialmente di proprietà del console del 3 d.C. Lucio Elio Lamia, furono trasferiti nel demanio imperiale forse già sotto Tiberio (14-37 d.C.) ed in seguito acquisiti da Caligola (37-41 d.C.), che vi stabilì la propria residenza e vi fu anche seppellito per breve tempo dopo la morte (Suet. Caligula 59).
Sappiamo che erano confinanti con gli Horti Maecenatis e che sotto Claudio (41-54 d.C.) essi, riuniti agli Horti Maiani, furono amministrati da un apposito soprintendente (procurator hortorum Lamianorum et Maianorum).
Il sito fu a partire dal XVI secolo teatro di importanti scoperte archeologiche ed antiquarie, come il Discobolo Lancellotti al Museo Nazionale Romano e le "Nozze Aldobrandini" alla Biblioteca Apostolica Vaticana, ma la maggior parte delle scoperte avvennero sul finire del XIX secolo durante i lavori di urbanizzazione del Nuovo Quartiere Esquilino, quando furono documentati da Rodolfo Lanciani in maniera frammentaria ed affrettata alcuni nuclei della proprietà imperiale, poi sacrificati sotto la spinta dell'urgenza edilizia.

(continua)
Horti Lamiani (Wikipedia)





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